Davide sta svolgendo il suo progetto ESC a Malta, MOH è la sua associazione di invio, qui la sua esperienza dei primi tre mesi di volontariato!
Malta è il luogo dove sto vivendo la mia esperienza di volontariato ESC. Quando sono arrivato, non sapevo nulla di questo posto, nemmeno che qui si guidasse a sinistra! Ma fin da subito mi sono ritrovato in un ambiente super accogliente, con un’atmosfera internazionale che dimostra quanto, in fondo, siamo più simili che diversi.
Sono entrato a far parte del team antibracconaggio di BirdLife Malta, un progetto dedicato alla conservazione della fauna selvatica, con particolare attenzione alla protezione degli uccelli migratori e alla lotta contro la caccia illegale. Il mio ruolo è molto vario e spazia dal lavoro sul campo alla gestione logistica.
Una delle mie attività principali è supportare la raccolta dati e l’organizzazione logistica durante i campi dedicati ai rapaci. Questi campi si concentrano sul monitoraggio delle migrazioni e sull’individuazione di attività illegali che minacciano la fauna. Grazie a queste esperienze, ho imparato a riconoscere diverse specie di uccelli e a distinguere i loro canti, anche da quelli artificiali usati dai bracconieri.
Il lavoro sul campo, però, è solo una parte di ciò che faccio. Mi occupo anche di analizzare i dati raccolti durante le attività e di elaborare rapporti dettagliati. Inoltre, ho collaborato alla creazione di presentazioni e alla loro esposizione, un aspetto che mi ha permesso di migliorare le mie capacità di comunicazione.
Un elemento centrale di questa esperienza è stata la collaborazione. Ho lavorato a stretto contatto con varie altre associazioni e le forze di polizia locali per combattere la caccia illegale e ho partecipato al salvataggio e alla riabilitazione di uccelli feriti. Questa parte del lavoro è stata particolarmente appagante: curare un animale e rilasciarlo in libertà dopo tanto sforzo è una sensazione unica.
Prendermi cura degli uccelli feriti mi ha insegnato tanto, soprattutto la pazienza e l’attenzione ai dettagli. Ogni attività, dall’alimentazione alla manutenzione degli spazi, fino alla valutazione delle loro condizioni per il rilascio, era un passo fondamentale verso la loro guarigione. Momenti come lavare gli uccelli ricoperti di petrolio o rilasciare in natura berte riabilitate mi hanno fatto capire quanto sia importante questo lavoro.
Vivere a Malta ha portato con sé anche alcune sfide personali. Condividere gli spazi, adattarmi alla densità di popolazione dell’isola e gestire relazioni e amicizie a distanza non è stato facile. Però, tutte queste difficoltà mi hanno aiutato a uscire dalla mia comfort zone e a crescere tanto, sia a livello personale che professionale.
Per chiunque stia considerando un’esperienza simile, posso solo incoraggiarlo. Malta può essere una piccola isola, ma ti fa connettere con un grande mondo.
Il progetto è finanziato nell’ambito del programma del Corpo Europeo di Solidarietà